Morire sul lavoro è inaccettabile

Morire sul lavoro è inaccettabile

5 ago 2021, 17:48:18 UTC
morti sul lavoro

Un’altra vita spezzata sul lavoro, a Modena una donna di 41 anni, lascia una figlia di 4 anni e il suo compagno. Un dispositivo di sicurezza che non ha funzionato, forse per una mal progettazione della macchina, forse perché disinserito per questioni pratiche, come troppo spesso accade.
Dopo l’incidente sono arrivati gli ispettori del lavoro per indagare sull’accaduto. Purtroppo come troppo spesso accade i controlli sono dopo l’incidente, non prima.

Solo nel 2021 sono morte 1200 persone sul lavoro. Questa è una delle peggiori emergenze del nostro tempo. La sicurezza sul lavoro deve tornare ad essere un tema centrale nella discussione politica. Per questo #ZEROMORTISULLAVORO, obiettivo lanciato da UIL - Unione Italiana del Lavoro deve essere l’obiettivo a cui la nostra società deve arrivare, e le amministrazioni locali e statali devono essere in prima linea per raggiungerlo.

Sono amministratore in una piccola azienda meccanica, dove rispettiamo tutte le regole, ma in 6 anni di lavoro NON E’ MAI ARRIVATO UN CONTROLLO DELLA ASL. Se avessimo deciso di risparmiare sulla sicurezza, velocizzando la produzione nessuno ci avrebbe mai multato.
Purtroppo tante aziende questo lo sanno e ne approfittano.

Questo non è possibile.
Non è possibile che aziende che
ricevono annualmente migliaia di euro
di finanziamenti pubblici, detrazioni e aiuti statali, non ottemperino alle regole sul lavoro.
Ed è per questo che con #Volt proponiamo l’intensificazione dei controlli di sicurezza sulle aziende e che il controllo diventi automatico e approfondito qualora l’azienda si attivi per chiedere l’accesso a fondi statali o detrazioni, come quelle per Azienda 4.0 o il fondo per Ricerca e Sviluppo.
Lo Stato non può finanziare aziende che non garantiscono la sicurezza dei loro dipendenti e che non applicano le regole sulla sicurezza.

La libertà di impresa non può tradursi in gare al ribasso sulla sicurezza dei lavoratori. Gli amministratori sono i primi e pieni responsabili ma lo Stato e le amministrazioni locali devono farsi garanti dei cittadini, e garantire seri e puntuali controlli PRIMA CHE AVVENGANO GLI INCIDENTI, a tutela dei lavoratori e delle imprese stesse.

Lavoreremo per riportare il tema della sicurezza sul lavoro al centro dell'agenda politica, auspicando un forte patto tra Amministrazioni pubbliche, associazioni datoriali, INAIL e sindacati.